VERONA (lunedì 15 aprile 2024) – La Giunta regionale del Veneto, guidata dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha varato il primo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato alla Malattia di Parkinson (MdP). Questa iniziativa mira a garantire continuità, integrazione e omogeneità nella presa in carico dei pazienti affetti da questa patologia, promuovendo il coordinamento e superando la frammentazione delle cure.
di Francesco Catania
Secondo l’OMS, la MdP è una malattia sempre più diffusa e impattante, con un significativo aumento della prevalenza negli ultimi decenni. Nel 2022, nella sola regione del Veneto, si sono rivolti ai servizi sanitari regionali oltre 17.800 pazienti affetti da MdP. La maggior parte di loro è di età superiore ai 65 anni, con una prevalenza maggiore nel genere maschile.
L’obiettivo del PDTA è garantire un’assistenza completa e mirata a queste migliaia di persone affette da MdP, tenendo conto della complessità e dell’eterogeneità della malattia. Il percorso di cura proposto include diverse fasi, dalla diagnosi alle terapie e all’assistenza, integrando servizi sanitari e socio-sanitari.
Tra gli elementi chiave del PDTA vi è l’importanza della multidisciplinarietà fin dalle prime fasi della diagnosi, la promozione di interventi preventivi e di stili di vita salutari, e l’attenzione alle differenze di genere lungo tutto il percorso di cura. Inoltre, si punta a coinvolgere attivamente le Associazioni dei pazienti e dei familiari nella progettazione dei servizi e a promuovere un approccio basato sul design thinking.
L’istituzione di una rete consapevole e capillare sarà fondamentale per garantire l’implementazione efficace del PDTA. Le Aziende ULSS e le Aziende Ospedaliere Universitarie sono chiamate a recepire il PDTA entro 90 giorni e a istituire tavoli di coordinamento interdistrettuali per garantire un’assistenza coordinata e di qualità a tutti i pazienti affetti da MdP nella regione del Veneto.
Last modified: Aprile 18, 2024
