Scritto da 10:17 am Verona, Cronaca

Indagine su corruzione e escort, perquisizioni in Amia

VERONA (giovedì 18 aprile 2024) – Una complessa operazione denominata Leonida, condotta dalla guardia di finanza, ha portato a un arresto e a quattro misure interdittive, coinvolgendo anche la società veronese Amia. Tuttavia, Amia non è implicata nel nucleo principale dell’indagine.

di Francesco Catania

L’inchiesta, avviata dalla procura di Reggio Emilia, si concentra sulle attività presunte illegali di Enrico Benedetti, presidente di Ecologia Soluzione Ambiente (Esa), società reggiana. Benedetti è accusato di aver ottenuto commesse pubbliche per lo smaltimento dei rifiuti mediante pratiche corruttive, che includono anche la fornitura di escort di lusso. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono corruzione e sfruttamento della prostituzione. Attualmente, Benedetti è agli arresti domiciliari, mentre sua figlia Margherita ha ricevuto un divieto di dimora in alcune province.

Nel corso dell’operazione, le autorità hanno eseguito perquisizioni e sequestri, interessando anche Verona, dove è coinvolto Ennio Cozzolotto, direttore generale di Amia. Tuttavia, l’implicazione di Amia riguarda solo una procedura negoziata per la fornitura di cassonetti usati, indetta nell’anno precedente, che non ha portato a nessun contratto conclusivo. Secondo Amia, le procedure previste dal codice degli appalti sono state rispettate.

Il legale di Cozzolotto ha dichiarato che il suo assistito è indagato per rivelazione del segreto d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in relazione alla procedura negoziata del passato. Tuttavia, ribadisce che nessun contratto è stato concluso come risultato di questa procedura e che l’accusa di favoritismi è infondata e priva di fondamento. Cozzolotto si aspetta di dimostrare la correttezza della sua condotta e la sua estraneità all’indagine in corso.

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Last modified: Aprile 18, 2024
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