VENETO (martedì 23 aprile 2024) – Le recenti gelate e la nevicata in Lessinia hanno innescato l’allarme tra i coltivatori, soprattutto in Veneto, dove il repentino cambiamento climatico mette a rischio le colture. Coldiretti Verona esprime preoccupazione per gli alberi da frutto, come ciliegie, albicocche e pesche, oltre alle verdure, minacciate dal brusco calo delle temperature.
di Francesco Catania
Dopo un inizio del 2024 particolarmente caldo, il freddo tardivo rappresenta un pericolo per la fase vegetativa anticipata delle piante. Le aziende agricole stanno adottando tutte le precauzioni necessarie, dalle coperture antigelo ai teloni protettivi, per evitare danni da grandine e gelate improvvisate. Anche gli animali, allevati per la produzione, sono al sicuro nelle stalle.
I primi tre mesi dell’anno hanno registrato temperature superiori alla media storica, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo caldo eccezionale ha accelerato i processi di crescita delle colture, rendendole più vulnerabili alle gelate tardive, un fenomeno sempre più frequente a causa del cambiamento climatico.
Le conseguenze del cambiamento climatico si manifestano in eventi estremi, sbalzi improvvisi di temperatura e siccità prolungate. L’agricoltura, già gravemente colpita nel 2023 con danni per oltre 6 miliardi di euro, è uno dei settori più colpiti da queste variazioni climatiche.
Coldiretti sottolinea l’importanza di adottare strategie di adattamento e mitigazione per proteggere le colture e garantire la sicurezza alimentare in un contesto climatico sempre più instabile.
Last modified: Aprile 23, 2024