VENETO (martedì 23 aprile 2024) – La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il requisito fondamentale, per l’accesso alle graduatorie regionali delle case popolari, che prevedeva la residenza in Veneto da almeno cinque anni, anche non consecutivi, dopo la chiamata del Tribunale di Padova per il contenzioso contro la Regione e il Comune di Venezia, per tre cittadini extracomunitari supportati dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, Razzismo Stop e Sunia.
di Rossana Rizzitelli
Secondo i giudici, la riforma dell’Edilizia residenziale pubblica approvata nel 2017 viola i principi di ragionevolezza ed eguaglianza. I tre cittadini stranieri che si sono appellati alla giustizia, nel 2022, erano stati esclusi dal bando di Venezia in quanto non avevano maturato i cinque anni di residenza in Veneto. Per la Consulta, però, il diritto all’abitazione è un diritto sociale inviolabile, che deve coniugarsi con il rispetto dei principi di eguaglianza e di ragionevolezza, quindi il requisito dei cinque anni è stato dichiarato illegittimo e rimosso. Resta fermo il requisito della residenza anagrafica nel Veneto alla data di scadenza del bando di concorso.
Tag: case popolari, residenza, Veneto Last modified: Aprile 23, 2024