VENETO (giovedì 16 maggio 2024) – La sanità pubblica deve garantire le visite mediche entro i termini prescritti. Nel caso non possa farlo, deve farsi carico del costo della visita del medico privato, in modo che il paziente paghi solamente il ticket. Questo il chiarimento della Regione alle Ulss e alle aziende ospedaliere venete.
di Rossana Rizzitelli
Qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il limite prefissato, l’assistito potrà infatti chiedere che la prestazione sia resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramuraria, ponendo a carico dell’Ulss la differenza tra il ticket e l’effettivo costo di quest’ultima.
Esclusa invece l’ipotesi di un rimborso per chi si rivolge autonomamente dal medico privato. Le aziende sanitarie pubbliche dovranno verificare infatti che il cittadino abbia presentato formale istanza di autorizzazione a poter fruire della prestazione e che alla richiesta siano allegati l’impegnativa e il promemoria rilasciato dal Cup dove si attesta la data di appuntamento che supera i tempi della priorità assegnata.
Un primo passo affinché il servizio sanitario nazionale sia adeguatamente finanziato e dotato di personale in numero sufficiente e di risorse in misura adeguata.
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