Legnago (domenica, 16 febbraio 2025) – A San Pietro di Legnago, il tendone del circo Paolo Orfei è stato il fulcro di una protesta accesa: una cinquantina di attivisti si sono riuniti per dire no allo sfruttamento degli animali negli spettacoli circensi.
di Monia Settimi
Dalle 15 alle 16.30, davanti all’ingresso del circo in via Menini, esponenti della Lega nazionale per la difesa del cane, di Animalisti Verona e della LAV hanno manifestato pacificamente, armati di cartelloni, fischietti e altoparlanti, cercando di convincere le famiglie accorse a non assistere allo show. Il motivo? La presenza in scena di oltre 50 animali, tra cui cavalli, cammelli e coccodrilli.
«Non possiamo accettare che esseri senzienti vengano ridotti a fenomeni da baraccone per divertire il pubblico», ha dichiarato Mariella Zamperlin, presidente della sezione locale della Lega per la difesa del cane, affiancata da Lorenza Zanaboni (LAV) ed Emanuela Giarraputo (Animalisti Verona).
Dall’altra parte, il circo si difende con fermezza.
Devid Dell’Acqua, titolare dello spettacolo viaggiante, respinge le accuse: «Rispettiamo chi la pensa diversamente, ma chiediamo lo stesso rispetto per chi sceglie di venire a vedere i nostri spettacoli. I nostri animali non sono né maltrattati né ridicolizzati: ogni tappa del nostro tour è soggetta ai controlli delle ULSS locali, e non sono mai state riscontrate irregolarità».
Mentre il dibattito tra animalisti e mondo circense continua, la serata è proseguita con il tutto esaurito sotto il tendone. Il pubblico, tra curiosità e polemiche, ha comunque scelto di assistere allo spettacolo.
Last modified: Febbraio 16, 2025