CAPRINO VERONESE (domenica, 2 marzo 2025) – Uno scambio di quasi due chili di cocaina in piena regola, ma con un colpo di scena: a finire in manette non è solo un noto pregiudicato, ma anche un ispettore dei carabinieri di 58 anni, sorpreso dai suoi stessi colleghi nel bel mezzo della trattativa.
di Monia Settimi
L’operazione è scattata nella serata di sabato 1° marzo, quando il militare – in servizio presso la compagnia di Caprino Veronese – è stato fermato in un parcheggio mentre consegnava un pacco sospetto a un 40enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine. Gli investigatori, che lo tenevano d’occhio da tempo, sono intervenuti immediatamente, bloccando l’auto del destinatario e scoprendo il contenuto del plico: due buste colme di cocaina, per un peso complessivo di quasi due chili.
Ma il caso ha preso una piega ancora più inquietante. Le successive perquisizioni nell’ufficio e nell’abitazione del carabiniere hanno rivelato indizi sconcertanti: la droga sequestrata sarebbe infatti materiale sottratto da precedenti operazioni antidroga, di cui il militare aveva la custodia. Un dettaglio che apre scenari ancora più gravi, spingendo gli inquirenti a ipotizzare il reato di peculato, oltre al traffico di stupefacenti.
Entrambi gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Montorio, mentre le indagini proseguono per ricostruire l’intera rete dietro questo scandalo. Un episodio che scuote profondamente l’Arma e che riaccende il dibattito sulla sicurezza e la corruzione nel contrasto al narcotraffico.
Last modified: Marzo 2, 2025
