Verona (lunedì, 3 marzo 2025) — Nel settore aeroportuale, Save gestisce gli scali principali del Nordest, tra cui quelli di Venezia, Treviso, il Catullo di Verona e Brescia. Recentemente, Enrico Marchi, presidente di Save e del gruppo Finint, ha avviato trattative per vendere l’88% della società al fondo francese Ardian, in un’operazione valutata oltre 1 miliardo di euro.
di Virginia Spennacchio
Marchi, considerato il principale artefice del riassetto del 2017 che ha portato i fondi esteri Infravia e Dws a prendere parte della compagine societaria, ha orchestrato un nuovo passaggio che vedrebbe il controllo pratico di Save trasferito al fondo Ardian. La questione cruciale rimane: i francesi lasceranno a Marchi, con la sua quota residua del 12%, il potere di gestire e indirizzare la società, come è avvenuto in passato? Questo punto ha acceso un vivace dibattito all’interno del Consiglio regionale, dove voci forti come quella del consigliere Joe Formaggio di Fratelli d’Italia lo definiscono “un colpo durissimo per il Veneto e per l’Italia”.
Formaggio critica, infatti, aspramente il silenzio e l’apparente inerzia delle istituzioni venete, accusandole di assistere impotenti a una cessione che, se portata a termine, potrebbe privare il territorio del controllo su infrastrutture strategiche fondamentali per l’economia e il turismo. In parallelo, il consigliere regionale Valdegamberi si interroga sulla reale attenzione che le istituzioni veronesi stanno riservando a questa vicenda, definendola, come al solito, “alla finestra”.
Mentre per chi opera quotidianamente al Catullo l’operazione può rappresentare un’opportunità di rilancio, il dibattito resta acceso tra chi teme che la gestione aeroportuale veneta passi definitivamente nelle mani di capitali esteri, eliminando ogni residuo controllo italiano. Il passaggio al fondo Ardian, infatti, non è una gara tra competitor, ma una trattativa amichevole che lascia spazio a numerosi interrogativi sul futuro della governance degli scali del Nordest.
In questo scenario, le prossime mosse di Marchi e le risposte delle istituzioni venete saranno determinanti per definire se questa operazione potrà tradursi in un’opportunità di sviluppo o in un cedimento strategico, che lascerà il territorio italiano con minori strumenti di gestione e controllo sulle proprie infrastrutture aeroportuali.
Last modified: Marzo 3, 2025