Verona (lunedì, 31 marzo 2025) — Una telefonata disperata all’amico per chiedere aiuto, poi il dramma. Edoardo Mangano, 19 anni, ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato alla stazione di Porta Vescovo, a Verona, dopo essere rimasto folgorato dai cavi dell’alta tensione.
di Chiara De Santis
La tragedia si è consumata mentre il giovane tentava di soccorrere un amico ferito. Solo ore dopo, grazie alla testimonianza di quest’ultimo, le forze dell’ordine hanno ricostruito l’accaduto e rinvenuto il corpo della vittima.
Secondo le prime indagini, Edoardo e alcuni amici avrebbero cercato di entrare alla discoteca Disco Love di via Giolfino senza pagare, utilizzando un accesso secondario.
Scoperti dal personale di sicurezza grazie alle telecamere, sarebbero stati invitati a desistere. Mentre uno di loro ha accettato, Edoardo e un altro ragazzo hanno deciso di allontanarsi, scavalcando una recinzione e accedendo all’area ferroviaria.
Arrivati sui binari, i due sarebbero saliti su un treno merci. A quel punto, uno di loro è rimasto ferito a causa di una scarica elettrica, spingendo Edoardo a chiamare i soccorsi. Tuttavia, nel tentativo di aiutarlo, il giovane ha toccato i cavi dell’alta tensione, perdendo la vita sul colpo.
Solo il giorno successivo, i genitori di Edoardo, preoccupati per la sua scomparsa, hanno dato l’allarme. La svolta è arrivata quando l’amico, ripresosi dallo shock, ha fornito dettagli fondamentali agli investigatori, consentendo alla polizia ferroviaria di individuare il corpo nella tarda serata di sabato.
Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica dell’incidente.
La salma di Edoardo è stata restituita alla famiglia, che ora si prepara a dargli l’ultimo saluto.
Il pubblico ministero incaricato del caso ha ritenuto superflua l’autopsia, avendo accertato con certezza la causa del decesso. La città di Verona si stringe attorno ai familiari del giovane, colpiti da una perdita tanto improvvisa quanto dolorosa.
Last modified: Marzo 31, 2025
