Verona (venerdì, 18 aprile 2025) — Con un investimento di 159 milioni di euro, Verona si inserisce tra le città italiane pronte a sfruttare al meglio le risorse europee previste nel nuovo Quadro Finanziario Pluriennale post-2027. Il sindaco Damiano Tommasi, intervenuto a Torino in occasione della presentazione dell’Agenda dei Comuni e delle Città per la Coesione organizzata da Anci, ha confermato l’impegno dell’amministrazione scaligera nel mettere a terra progetti strategici per il rilancio urbano, la qualità della vita e la sostenibilità.
di Chiara De Santis
La presentazione dell’Agenda ha visto la partecipazione di numerosi sindaci italiani e di rappresentanti istituzionali, tra cui il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, sottolineando l’importanza del ruolo dei Comuni nell’attuazione delle politiche di coesione europee. Verona risponde presente con una serie di progetti già pronti per essere cantierati.
Verona punta a trasformare i fondi europei in infrastrutture concrete e servizi essenziali per la cittadinanza, grazie a una serie di interventi articolati che coprono l’intero territorio urbano. Il piano prevede:
- 78,4 milioni di euro per la rigenerazione urbana, con il recupero dell’ex Arsenale Austriaco, il restauro del Forte Santa Caterina e la riqualificazione della Villa Are, pensata come centro educativo;
- 25,3 milioni per la mobilità sostenibile, con la realizzazione di 14 nuovi itinerari ciclabili, tra cui i collegamenti da Via Palazzina a Porta Vescovo e da Lugagnano a Castelvecchio, nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS);
- 15 milioni per le politiche abitative, destinati alla riqualificazione di 220 alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica, oggi in gestione ad AGEC;
- 113 milioni per infrastrutture sportive, culturali e scolastiche, tra cui il completamento del Parco Polisportivo della Spianà e del Parco della Cultura urbana entro le mura magistrali, oltre a opere di efficientamento energetico degli edifici comunali;
- 15 milioni per interventi su beni storici e monumentali, come l’anfiteatro Arena, la Torre del Mastio di Castelvecchio e l’ex Caserma Passalacqua.
L’obiettivo è quello di coniugare sviluppo urbano e inclusione sociale, riducendo al contempo le disuguaglianze territoriali e favorendo una crescita sostenibile. La proposta avanzata da Anci per il periodo di coesione 2028-2034 mira a garantire un accesso diretto e semplificato ai fondi da parte dei Comuni, con una dotazione stabile e regole chiare.
Last modified: Aprile 18, 2025