Una giovane veronese è stata liberata dalla Polizia di Verona dopo che la sorella aveva denunciato la sua scomparsa alla Questura di Cremona che si è prontamewnte attivata avvertendo i colleghi veronesi.
Gli agenti hanno seguito la traccia lasciata dal cellulare della ragazza, che li ha portati ad un immobile, locato in circonvallazione Oriani, nei pressi della stazione, più volte sgomberato dalla presenza di persone senza fissa dimora.
Dopo aver fatto saltare il lucchetto che chiudeva l’accesso allo stabile, gli agenti della Polizia di Verona hanno rintracciato la giovane, intrappolata in una sorta di gabbia, in stato di shock e con segni di violenza sul corpo.
Dopo essere stata accompagnata in ospedale, la ragazza ha sporto denuncia contro l’uomo con cui conviveva, un marocchino poco più che ventenne.
La flagranza differita in azione
I questurini hanno rintracciato il denunciato e lo hanno potuto bloccare grazie alla nuova norma che prevede l’arresto in flagranza differita, ossia la possibilità di fermare un persona, avendo prove inequivocabili dell’accaduto denunciato, entro le 48 ore successive al fatto.
Adesso il magrebino è agli arresti nel penitenziario di Montorio in attesa dell’udienza di convalida del suo fermo cautelare in carcere.
di Leonardo Miraglia
Tag: Flagranza differita, Polizia di Verona Last modified: Gennaio 24, 2024