Associazioni locali e ambientalisti si sono levati in difesa dell’area vicino al laghetto di Montorio, opponendosi fermamente alla costruzione di una pizzeria nell’ambito del Fontanon. Nonostante l’avvio dei lavori e l’ammissione di impotenza da parte del Comune di Verona, la resistenza civica non mostra segni di cedimento.
di Davide Lettera
Un’imponente alleanza di 13 associazioni si è formata con l’obiettivo di prevenire la trasformazione di un edificio adiacente al laghetto Fontanon in un’attività ristorativa. Questo gruppo ha esposto le proprie preoccupazioni in un incontro poco fruttuoso con i rappresentanti del Comune, tra cui la vicesindaca Barbara Bissoli e l’assessore all’ambiente Tommaso Ferrari, mantenendo tuttavia una posizione intransigente contro il progetto.
Le associazioni, dopo aver accumulato oltre 2.000 firme, hanno sollevato dubbi sulla necessità di nuove strutture ristorative nell’area, sottolineando l’impatto negativo che l’edificio avrebbe sull’habitat lacustre e sul paesaggio. Hanno inoltre criticato il piano per il parcheggio, ritenuto insufficiente, e previsto un inevitabile aumento del traffico veicolare nella zona.
Nonostante le richieste di bloccare il progetto, le autorità comunali hanno sostenuto che il proprietario dell’immobile ha il diritto di portare a termine la costruzione, lasciando intendere un limite alle possibilità d’azione politica. Questa risposta ha sollevato ulteriori preoccupazioni tra le associazioni, che ora chiedono una presa di posizione più forte da parte del Comune contro le decisioni che danneggiano l’ambiente e la comunità.
In risposta, le associazioni hanno proposto la creazione del Parco Naturale delle Sorgive e del Fiume Fibbio, come misura per proteggere l’area dalle future speculazioni edilizie e per preservare il prezioso ecosistema locale. La loro determinazione sottolinea l’importanza di un ambiente naturale intatto per la qualità della vita e il benessere della comunità.
Last modified: Febbraio 26, 2024