I risultati della ricerca svolta dalla Rete Oncologica Veneta con il coordinamento dell’università di Verona evidenziano come una condizione di ansia, depressione e distress emotivo di base rappresenti il principale fattore determinante la fiducia nei confronti della vaccinazione contro il Covid-19.
di Rossana Rizzitelli
Durante la pandemia da Covid-19, i pazienti affetti da patologia oncologica e i loro caregivers hanno affrontato due tipi di trauma potenzialmente cumulativi:
- uno legato allo status della propria malattia oncologica con la necessità di intraprendere o proseguire i percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali previsti;
- l’altro imputabile al carico psicologico derivante dalla necessità di evitare il contagio da Covid-19 con le sue possibili conseguenze.
L’obiettivo dello studio Vaccinate è stato quello di correlare i livelli di ansia, depressione e distress emotivo con la percezione soggettiva degli effetti protettivi della vaccinazione contro Covid-19, i timori sulla potenziale interferenza con i trattamenti antitumorali e lo stato di salute generale.
Sono stati 1.089 i pazienti oncologici che hanno partecipato all’indagine, negli ambulatori dell’Oncologia dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e dell’ospedale di Camposampiero. Lo studio conferma la necessità di gestire il disagio emotivo, psicologico e sociale, in circostanze standard e pandemiche grazie a servizi specialistici.
Last modified: Febbraio 27, 2024