Scritto da 6:53 am Verona, Attualità

Il dottore veronese di Medici Senza Frontiere racconta l’orrore nella Striscia di Gaza

VERONA (1 aprile 2024) – Il dottor Roberto Scaini, membro di Medici Senza Frontiere (MSF), offre uno sguardo crudo sulla situazione devastante che affligge la Striscia di Gaza. Lavorando presso l’ospedale di Al-Aqsa, nel cuore della regione, Scaini si trova nel mezzo di una tragedia umanitaria senza precedenti.

di Francesco Catania

“Gaza sembra un’arena di massacro, dove si perde ogni traccia di umanità”, afferma Scaini. La popolazione cerca disperatamente di sfuggire a una guerra folle, ma non c’è salvezza. Nessuno può lasciare la Striscia di Gaza, intrappolata in un ciclo di violenza implacabile.

Scaini descrive l’ospedale di Al-Aqsa come un luogo al collasso, con centinaia di pazienti stipati ovunque, persino per terra e nei corridoi. La distinzione tra vivi e morti diventa difficile da stabilire, mentre l’ospedale diventa un rifugio per coloro che cercano protezione, nonostante ogni struttura sia un potenziale bersaglio.

La città di Deir el Balah è invasa da sfollati in cerca di rifugio, ma non c’è spazio sicuro. Persone disperate si accampano ovunque, vulnerabili agli attacchi imminenti. Il frastuono delle esplosioni e il costante ronzio dei droni creano un clima di terrore costante.

Scaini descrive una disperazione diffusa, con la speranza uccisa insieme agli innocenti. Gli ospedali mancano di forniture essenziali, mentre il personale medico lavora senza sosta in condizioni estreme. La situazione ricorda una guerra medievale, ma è la realtà crudele del 2024.

Le parole del dottor Scaini gettano luce su una crisi umanitaria ignorata, mettendo in evidenza la sofferenza e il caos che dilaniano la Striscia di Gaza.

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Last modified: Aprile 1, 2024
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