Scritto da 8:10 am Verona, Attualità

A Verona c’è un luogo dove Mozart ha inciso le sue iniziali

VERONA (lunedì 27 maggio 2024) – Nel 1770, un giovane Mozart, all’età di soli quattordici anni, visitò Verona lasciando un segno indelebile che persiste ancora oggi. Durante la sua permanenza, il grande maestro si esibì nella chiesa di San Tomaso Becket, conosciuta anche come chiesa di San Tomaso Cantuariense, nel cuore del centro storico di Verona, proprio oltre il Ponte Nuovo.

di Francesco Catania

La chiesa è dedicata all’arcivescovo inglese assassinato nel 1170, e durante la sua visita, Mozart suonò l’organo di questa parrocchia. Lo strumento, costruito nel 1716, rappresentava all’epoca una modernità sorprendente. Alla fine della sua esibizione, molto apprezzata dal pubblico, il giovane prodigio lasciò un segno del suo passaggio incidendo le sue iniziali sulla cassa dell’organo: MSW (Mozart Salisburgensis Wolfgang).

Questo gesto, apparentemente semplice, ha acquisito nel tempo un valore simbolico importante, diventando un legame tangibile tra Mozart e la città di Verona. Incidere le iniziali è stato per Mozart un modo di lasciare una traccia indelebile, e quel segno è diventato parte integrante della storia musicale e culturale della città.

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Last modified: Maggio 27, 2024
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