La comunità del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) esprime grande delusione di fronte all’esclusione dai posti proposti per il Servizio civile universale per il 2024, un progetto che per 18 anni ha arricchito l’esperienza di numerosi giovani veronesi e sostenuto 46 enti del terzo settore.
di Davide Lettera
La drastica diminuzione dei posti disponibili nel nuovo bando, passati da oltre 71.000 nel 2023 a poco più di 52.000 per l’anno corrente, unitamente ad alcune discutibili modalità di assegnazione dei punteggi, ora sotto revisione, rappresenta un duro colpo per il settore. La situazione ha suscitato preoccupazione e ha scatenato una mobilitazione a livello regionale e nazionale, con appelli alle istituzioni per richiedere un intervento correttivo.
Nonostante ciò, il CSV sottolinea l’importanza di promuovere i posti ancora disponibili nel territorio, sostenendo il valore formativo e professionale del Servizio civile universale. Il presidente del CSV, Roberto Veronese, ha esortato a non sprecare i posti e ha sollecitato il Dipartimento e i rappresentanti politici a destinare maggiori risorse per incrementare il numero di posti disponibili nel prossimo anno.
L’ente prosegue la sua azione di supporto ai giovani, indirizzandoli verso i progetti disponibili, e avvia un dialogo aperto per riflettere sul futuro del Servizio civile universale, alla luce delle limitate opportunità previste per il prossimo anno. La necessità di rivedere alcune pratiche del bando è evidenziata dal fatto che le perdite di opportunità non sono sempre correlate a un reale disinteresse, ma possono derivare da cambiamenti nelle circostanze dei giovani interessati, come trovare un impiego nel periodo di attesa per l’avvio del servizio. Il CSV si impegna a trovare nuove forme di collaborazione e nuove opportunità per i giovani, affinché possano beneficiare di esperienze significative nel volontariato.
Last modified: Febbraio 8, 2024