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Condanna per lo smaltimento illecito di fanghi tossici da impianto Wte

Verona (giovedì, 20 febbraio 2025) — Un processo seguito con attenzione dalle autorità ha portato alla condanna di Giuseppe Giustacchini, amministratore della società WTE (waste-to-energy), a un anno e quattro mesi di reclusione per traffico illecito di rifiuti, in rifermento allo smaltimento non conforme di fanghi tossici, sottolineando le gravi carenze nelle procedure di gestione dei rifiuti industriali.

di Virginia Spennacchio

La vicenda ha avuto inizio tra il 2018 e il 2019, quando la WTE, azienda specializzata nel trattamento di rifiuti, è stata accusata di aver smaltito illegalmente circa 150.000 tonnellate di fanghi contaminati su terreni agricoli in diverse regioni del Nord Italia, tra cui Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.

Le indagini hanno rivelato che i fanghi, derivanti da processi di depurazione industriale e contenenti sostanze pericolose come metalli pesanti e idrocarburi, venivano trattati in modo inadeguato e successivamente distribuiti come fertilizzanti su oltre 3.000 ettari di campi agricoli. Questo utilizzo improprio ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla contaminazione del suolo e ai potenziali rischi per la salute pubblica.

Durante il processo, il giudice Angela Corvi ha riconosciuto la responsabilità di Giustacchini nel traffico illecito di rifiuti, sebbene alcune accuse, come quella di discarica abusiva e di esalazioni moleste, siano state prescritte. La sentenza ha inoltre imposto una sanzione amministrativa di 77.400 euro alla WTE e la revoca definitiva dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività d’impresa. È importante notare che queste misure diventeranno esecutive solo dopo l’eventuale conferma della sentenza in terzo grado.

Questa vicenda ha suscitato un ampio dibattito pubblico e ha portato all’introduzione di normative più stringenti in Lombardia riguardo all’utilizzo dei fanghi in agricoltura. Le autorità locali e le associazioni ambientaliste hanno espresso preoccupazione per l’impatto ambientale e sanitario di tali pratiche, sottolineando la necessità di controlli più rigorosi e di una gestione responsabile dei rifiuti industriali.

La condanna di Giustacchini rappresenta un precedente importante nella lotta contro i crimini ambientali e ribadisce l’importanza del rispetto delle normative vigenti per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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Last modified: Febbraio 20, 2025
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