Con l’approssimarsi delle festività pasquali, il mercato del lavoro a Verona mostra segnali positivi, con una previsione di 8.340 assunzioni nel mese di febbraio, evidenziando una particolare concentrazione nel settore del commercio e del turismo. Questo incremento occupazionale, che vede il 35% delle posizioni aperte in questi ambiti, è sostenuto dalla dinamica economica locale e dall’imminente arrivo delle festività. La Camera di Commercio di Verona sottolinea che, nonostante il positivo trend di assunzioni, vi è una crescente difficoltà nel reperire personale qualificato, una sfida che richiede un rafforzamento del sistema di formazione e istruzione.
di Davide Lettera
Le opportunità di lavoro si dividono tra contratti a tempo indeterminato o di apprendistato (26%) e posizioni a termine (74%), con il commercio in primis, grazie a 1.550 ingressi previsti, e il turismo subito dopo, con 1.330 posizioni. Altre aree in cerca di personale includono il settore delle costruzioni, i servizi alle persone, e i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio.
Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, evidenzia un incremento del 2,7% delle assunzioni previste rispetto all’anno precedente, testimoniando la vitalità dell’economia locale. Tuttavia, emerge la necessità di adeguare le competenze dei lavoratori alle richieste del mercato, con iniziative volte a promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e a sviluppare le competenze richieste dalle imprese.
Le proiezioni indicano che il 69% delle assunzioni riguarderà il settore dei servizi, con una prevalenza di imprese di dimensioni minori (meno di 50 dipendenti). Circa il 54% delle aziende anticipa difficoltà nella ricerca dei profili desiderati, con una preferenza per candidati under 30 e, in un quarto dei casi, per immigrati. La maggior parte delle richieste di lavoro richiede esperienza professionale specifica o nel medesimo settore.
Dal punto di vista dell’istruzione, la domanda si orienta verso titolari di diploma professionale (40%), seguiti da chi possiede un diploma di scuola media superiore (29%), mentre solo l’11% delle posizioni è rivolto a laureati.
Questo scenario evidenzia l’importanza di politiche mirate all’istruzione e formazione professionale, per colmare il divario tra le esigenze delle imprese e le competenze disponibili sul mercato del lavoro, soprattutto in un momento di ripresa economica e di preparazione alle festività pasquali.
Last modified: Febbraio 19, 2024