Lo spaccio e la violenza nella stazione metropolitana preoccupano il personale dell’ufficio Atv, che ora rischia di dover chiudere i battenti a causa del clima di insicurezza. I dipendenti lamentano furti, risse e aggressioni quotidiane, definendo la situazione “intollerabile”. Stefano Zaninelli, direttore generale dell’azienda, mette in guardia contro la minaccia di chiusura se non si trova una soluzione rapida al problema.
di Francesco Catania
La zona di fronte alla biglietteria dell’Atv è diventata terreno di spaccio e attività illegali, con una ventina di individui nordafricani che operano costantemente. I dipendenti dell’Atv hanno riportato una serie di episodi inquietanti, tra cui furti e risse, che hanno lasciato molte vittime e un clima di insicurezza diffuso. Nonostante l’impiego di un vigilante, la situazione è sfuggita di mano.
Zaninelli, preoccupato per la sicurezza del personale e dei clienti, ha sottolineato la necessità di interventi immediati da parte delle autorità competenti. L’ipotesi di un presidio fisso delle forze dell’ordine viene considerata, ma risulta difficile da attuare date le limitate risorse disponibili. Tuttavia, l’Atv ritiene che sia necessario agire al più presto per evitare la chiusura, suggerendo che spesso si agisce solo quando è troppo tardi.
