Verona (giovedì, 17 aprile 2025) — Un sedicente notaio di origine rumena è stato interdetto dall’esercizio della professione a Verona, dopo un’indagine della Guardia di Finanza che ha svelato un articolato sistema di falsificazione di documenti pubblici. L’uomo, già noto per precedenti simili, è accusato di aver redatto e autenticato certificazioni ufficiali utilizzando sigilli e firme contraffatti, rivolgendosi a cittadini che necessitavano di pratiche legali tra Italia e Romania.
di Chiara De Santis
Secondo quanto ricostruito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona, l’indagato agiva come intermediario per il rilascio di documentazione notarile, attestazioni e apostille, senza alcuna autorizzazione. Anziché ricorrere a notai o autorità competenti, produceva autonomamente gli atti, utilizzando timbri con simboli della Repubblica Italiana e della Romania, nonché firme di pubblici funzionari inventati.
Le perquisizioni hanno portato al sequestro di dispositivi informatici e una vasta mole di documenti falsificati. L’uomo, pur dichiarando redditi minimi negli ultimi quattro anni, avrebbe incassato somme ingenti grazie a questa attività illegale.
L’intera vicenda è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria: la responsabilità penale sarà definita solo al termine del processo, come stabilito dalla Costituzione.
Last modified: Aprile 17, 2025