Quella dei GenZ, o Generazione Z, è una generazione diversa, non inquadrabile secondo i parametri sociali e culturali conosciuti dalle generazioni precedenti. I GenZ si mostrano subito per ciò che sono: anticonformisti e capaci di rompere i ponti con il passato pur di tutelare le loro scelte di vita.
di Rossana Rizzitelli
È sempre più evidente come l’acquisto di una casa, la creazione di una famiglia, un contratto a tempo indeterminato siano degli obiettivi sempre più in discussione. Anche l’approccio al lavoro dei GenZ è cambiato, perché non vogliono più essere schiacciati da una cultura delle performance che non tiene assolutamente conto delle esigenze del singolo, ma ricercano feedback per migliorarsi concretamente, cosa che solo leader motivazionali ed empatici saprebbero garantire.
In uno scenario simile, il timore di un fallimento è grande, perché grande è il peso che comporta il giudizio altrui. Ma è soprattutto la paura di non poter far valere il proprio punto di vista che opprime. Per effetto dei social, il confronto sfiancante non è solo con chi è vicino, ma con i profili perfetti di estranei che si scorgono su LinkedIn.
Non avere un riscontro positivo e costante rischia quindi di rendere estremamente vulnerabili e insicuri. Motivo per cui i GenZ vogliono scegliere per chi lavorare, non farsi scegliere da aziende qualsiasi per un lavoro che non rispecchia le aspettative professionali e non è in grado di garantire relazioni professionali serene e costruttive.
Un lavoro cercato e scelto, che piaccia e che possa dare la possibilità di esprimersi come persone e come professionisti, in un ambiente che piace con meno procedure statiche o gerarchie chiuse, in cui dominano modelli organizzativi vecchi e standardizzati incapaci di tener conto delle capacità del singolo. Se a ciò si accompagna la possibilità di ricorrere allo smart working per tutelare il proprio tempo libero e cercare di diminuire l’ansia sociale, si ha un ottimo incentivo per costruire una carriera più solida e duratura.
Tag: carriera, Generazione Z, GenZ, lavoro, smart working Last modified: Aprile 2, 2024