VERONA (sabato 6 aprile 2024) – Vania Bonvicini, cinquantenne di Arcole, sarà giudicata per omicidio volontario aggravato per la morte del suo compagno Maurizio Tessari. Il processo si aprirà a fine maggio presso la Corte d’Assise. La donna è accusata di aver ucciso Tessari, suo cugino di secondo grado, con un fendente alla schiena.
di Francesco Catania
Durante l’udienza preliminare, i familiari della vittima si sono costituiti parte civile. Tessari è stato ucciso con un colpo che ha perforato il polmone, causandone la morte in pochi minuti.
Per la prima volta, durante l’udienza, è emersa la versione di Vania Bonvicini. La donna sostiene di essere stata vittima di maltrattamenti da parte di Tessari per circa tre mesi, supportata da 124 lividi accertati da una perizia medica e dai referti ospedalieri. La Bonvicini aveva denunciato i maltrattamenti alla polizia il giorno prima dell’omicidio.
Fiori sul luogo dell’omicidio a Prova di San Bonifacio
Il giorno del delitto, la tensione tra la coppia è salita alle stelle. Dopo una lite, Tessari avrebbe costretto la donna a un rapporto sessuale sotto minaccia. Successivamente, durante una nuova discussione, la Bonvicini avrebbe impugnato un coltello e colpito il compagno.
La donna sostiene di non aver avuto l’intenzione di uccidere Tessari e di averlo soccorso dopo l’incidente. La sua versione, tuttavia, sarà valutata dalla Corte d’Assise nel corso del processo, offrendo così una nuova prospettiva sulla tragedia avvenuta quasi un anno fa.
Last modified: Aprile 6, 2024