VENETO (domenica 19 maggio 2024) – Confartigianato Taxi del Veneto e le cooperative di settore criticano le bozze del cosiddetto DPCM Piattaforme, presentate dal Governo il 3 aprile scorso. I documenti introducono cambiamenti inattesi che potrebbero minare l’integrità delle attività dei tassisti e delle cooperative.
di Rossana Rizzitelli
Per Confartigianato Taxi bisogna salvaguardare l’integrità nel trasporto pubblico, rispettare la specificità costituzionalmente riconosciuta della forma cooperativa e valorizzare l’artigianato, nel senso che non si può non considerare la specificità degli organismi economici che svolgono attività di trasporto in modalità aggregata legittimati rispetto alle piattaforme tecnologiche di mera intermediazione, ancora non regolamentate in Italia.
Queste incongruenze generano un approccio parziale che svilisce i valori della cooperazione e i fondamenti del servizio pubblico di interesse generale. Per questo le associazioni chiedono ai ministeri competenti di rivedere e correggere questa impostazione per garantire equità nel settore del trasporto pubblico.
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