Scritto da 6:44 am Verona, Cronaca

Indagine su Istruttore per Foto Inappropriate e Messaggi Offensivi in Chat di Giovani Atleti

Un istruttore di sci, al momento sospeso, è al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Verona e dall’organo di giustizia della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), a seguito di una segnalazione inviata dal Tribunale Militare. L’accusa è grave: la condivisione di immagini inappropriate di sciatrici minorenni e contenuti di revenge porn in una chat denominata «Francesco Totti», un nome che non ha collegamenti diretti con l’ex calciatore, ma che è diventato il luogo virtuale di scambio di commenti razzisti e sessisti tra giovani atleti.

di Davide Lettera

Il procedimento giudiziario è stato avviato dopo che, nel settembre dello scorso anno, furono rilevate queste attività illecite. Il sospetto principale, un alpino paracadutista e allenatore di sci di fondo basato a Verona, è stato provvisoriamente escluso dalle sue funzioni per sei mesi a causa della violazione dei principi di correttezza sportiva previsti dal codice del CONI e dallo statuto della FISI.

L’inchiesta veronese, guidata dalla dottoressa Maria Federica Ormanni, esplora le azioni del sottufficiale sia all’interno della caserma sia per il suo coinvolgimento nella chat incriminata. All’interno di questa chat, oltre alle comunicazioni legate all’attività sportiva, sono state scambiate foto di sciatrici in intimo e video a contenuto inappropriato, accompagnati da commenti dispregiativi.

Sebbene non siano state ancora definite le accuse precise, l’indagine si è focalizzata sul ruolo dell’istruttore nella chat, in particolare sulla sua incitazione alla condivisione di contenuti offensivi e all’umiliazione di persone in base al colore della pelle o al sesso.

La FISI ha preso provvedimenti disciplinari nei confronti di alcuni membri della chat, inclusi minori, con sospensioni e ammonizioni variabili a seconda del grado di coinvolgimento nei fatti. L’accusa principale riguarda la diffusione di materiale pornografico senza il consenso delle persone coinvolte, un’azione che ha danneggiato la dignità degli atleti e l’immagine dello sport.

Ivo Scardoni, presidente dello sci club di Bosco Chiesanuova, ha espresso il suo disappunto per gli eventi, sottolineando l’importanza di un comportamento esemplare da parte degli allenatori sia in ambito sportivo che nella vita quotidiana. La comunità sportiva locale, scossa da questo scandalo, riflette sulla responsabilità di scegliere figure guida appropriate per i giovani atleti.

Mentre la FISI e le autorità giudiziarie continuano le loro indagini, la comunità sportiva invernale si confronta con la necessità di rafforzare i propri sistemi di tutela e prevenzione per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli atleti.

Condividi la notizia:
Last modified: Marzo 2, 2024
Close