Scritto da 10:26 am Verona, Attualità

La viticoltura, patrimonio da salvaguardare

VERONA (venerdì 29 marzo 2024) – Da Coldiretti Verona ricordano che nel giro di cinquant’anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di un grado e mezzo e le previsioni del prossimo mezzo secolo parlano di un ulteriore, preoccupante, innalzamento. Le conseguenze di tale fenomeno sono percepite anche nel vigneto, dove è fisiologico l’anticipo delle fasi fenologiche della vite.

di Rossana Rizzitelli

Stress idrico, scottature, ristagno di acqua e gelate tardive sono alcuni dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici che possono essere molto dannosi per le viti. Necessario correre ai ripari con tecniche agronomiche che possano avere efficacia sia nel breve periodo che a lungo termine. Tutte questioni trattate da Giovanni Battista Tornielli, ordinario di arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’università di Padova, intervenuto mercoledì 27 marzo alla Cantina Valpolicella di Negrar in occasione del tradizionale incontro che Coldiretti e Valpolicella Benaco Banca organizzano con la collaborazione della Cantina Valpolicella Negrar di Valpolicella, del Consorzio Tutela Vino Valpolicella, del Comitato Palio del Recioto e dell’Amarone, dell’Associazione Pro Loco di Negrar di Valpolicella e con il patrocinio del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona.

Poche decine di anni fa, in molte aree della Valpolicella, la data media di raccolta cadeva nella prima settimana di ottobre. Ora si inizia ad andare in vigneto anche a fine agosto. Questo può provocare diverse conseguenze, dall’eccessivo accumulo di zuccheri con innalzamento del tenore alcolico dei vini al rapido calo dell’acidità con l’aumento del Ph del mosto, fino al disallineamento tra la maturazione dell’uva dal punto di vista tecnologico, da quello fenolico e aromatico.

Tra le misure di mitigazione a breve termine, si va da una precisa cura della chioma all’applicazione di ombreggianti nel vigneto, fino a una scrupolosa gestione del suolo, della presenza di sostanza organica e dell’irrigazione di soccorso. Inoltre è necessario intervenire sulla posizione dei vigneti, sui sistemi di allevamento e sulle scelte varietali.

Gli imprenditori agricoli sono chiamati quindi a reagire con uno sforzo di adattamento che passa dalle nuove tecnologie alle pratiche agronomiche innovative fino ad arrivare alle Tea, le nuove frontiere della biotecnologia che nulla hanno a che fare con i vecchi Ogm e grazie a cui è possibile sperare di ottenere vitigni più resistenti che trasferiscano riconoscibilità al vino.

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Tag: , , , Last modified: Marzo 29, 2024
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