Domande e incertezze gravitano attorno al cantiere senza fine di Ponte Nuovo, dove i costi, i tempi e i disagi continuano a preoccupare residenti e commercianti.
La durata dei lavori rimane incerta, con la doccia fredda di un possibile termine non prima del 2025. I commercianti, alle prese con la mancanza di clientela da oltre due anni, lamentano perdite economiche significative. Alcune attività hanno già chiuso i battenti, mentre altre lottano per resistere.
di Francesco Catania
Molti si chiedono se sarebbe stato più conveniente ricostruire il ponte ex-novo anziché effettuare solo i necessari interventi di riparazione. Tuttavia, l’assessore Benini spiega che questa opzione avrebbe comportato costi molto più elevati, considerando anche gli imprevisti come i danni causati dalla piena dell’Adige nell’ottobre scorso.
La gestione del cantiere ha suscitato molte critiche da parte dei residenti e dei commercianti. Rita Cardurani, proprietaria di un negozio locale, lamenta la mancanza di comunicazioni preventive e la carenza di segnaletica e trasporto pubblico.
L’amministrazione comunale sta valutando l’ipotesi di fornire agevolazioni fiscali ai commercianti colpiti, ma molti ritengono che sia necessario fare di più. Si chiedono, ad esempio, ristori finanziari e sponsorizzazioni del cantiere a beneficio delle attività locali.
Anche i residenti sollevano preoccupazioni riguardo alla sicurezza stradale, segnalando la pericolosità dell’angolo tra Ponte Nuovo chiuso e via Nizza. Chiedono interventi immediati per migliorare la segnaletica e consentire svolte sicure nelle vie limitrofe.
Il cantiere di Ponte Nuovo continua dunque a essere al centro delle polemiche, mentre residenti e commercianti affrontano le conseguenze dei lavori in corso.
