Il personale del carcere di Montorio, scosso da cinque suicidi in soli tre mesi, ha proclamato uno stato di agitazione, chiedendo attenzione alle condizioni di detenzione e al benessere dei lavoratori. La situazione critica ha spinto i sindacati, tra cui la Fp Cgil di Verona, a richiedere un dialogo urgente con il prefetto Demetrio Martino dal 23 gennaio, mirando a discutere misure di sicurezza e l’istituzione di un gruppo di lavoro per affrontare le problematiche dell’istituto. La carenza di personale, stimata in circa 70 unità, e la limitata disponibilità di supporto medico e psicologico aggravano lo stress di chi opera all’interno, esacerbando le tensioni tra i detenuti.
di Davide Lettera
Parallelamente, l’associazione Verona Radicale ha organizzato una manifestazione per il 8 febbraio, con lo scopo di evidenziare le difficoltà del sistema carcerario italiano, caratterizzato da un persistente sovraffollamento e da una mancanza di risorse umane, problemi che hanno anche attirato le critiche della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Il partito +Europa, esprimendo sostegno all’iniziativa, ha criticato l’inerzia del Governo Meloni nel fronteggiare queste criticità, sottolineando la necessità di strategie volte a ridurre la pressione carceraria, migliorare le condizioni di vita dei detenuti e promuovere alternative alla detenzione. La situazione del carcere di Montorio è vista come emblematica delle sfide che il sistema penitenziario italiano deve affrontare per allinearsi agli obiettivi costituzionali di rieducazione della pena.
Last modified: Febbraio 6, 2024