Scritto da 7:16 am Verona, Attualità

Riapre GeneraLab in Borgo Roma: un nuovo spazio di incontro e opportunità

VERONA (venerdì 24 maggio 2024) – GeneraLab ha riaperto le sue porte in Borgo Roma, offrendo un luogo di incontro e supporto per donne e giovani, sia italiani che migranti. Situato in via Lussino 23, GeneraLab è stato inaugurato ieri con una serie di attività che hanno animato la serata, tra cui il Coro delle donne di Casa di Ramia, tatuaggi con l’henné, cerimonie del tè e un banchetto con piatti che raccontano le storie delle molte donne presenti.

di Francesco Catania

L’obiettivo di GeneraLab è creare un ambiente inclusivo dove le diverse comunità possono interagire e supportarsi reciprocamente. Lo spazio è dotato di postazioni per attività creative, macchine da cucire, telai, uno spazio per i bambini e una cucina. Artigiane e professioniste del quartiere hanno progettato un calendario di attività che include arte, artigianato e momenti di socializzazione, aperto anche a nuove proposte raccolte attraverso una bacheca all’ingresso del Centro.

Gestito dall’Associazione Nissa per i prossimi tre anni, GeneraLab è il frutto di un lavoro ventennale del centro interculturale Casa di Ramia. “Dopo un anno e mezzo abbiamo riaperto GeneraLab in un quartiere dove è necessario costruire relazioni e condivisione,” ha dichiarato l’assessore ai Diritti Umani e Pari Opportunità. “È un bellissimo luogo che abbiamo voluto rendere una Casa di Ramia 2.0, diffondendo l’esperienza maturata in questi anni su tutto il territorio comunale.”

La vicepresidente del Consiglio comunale ha sottolineato l’importanza di GeneraLab come luogo d’incontro per costruire una società plurale e inclusiva. “È fondamentale che GeneraLab sia concepito come uno spazio dove le persone possono conoscersi e scambiarsi esperienze su un piano di parità,” ha affermato.

Houda Boukal, presidente dell’Associazione Nissa, ha evidenziato l’importanza di essere protagoniste attive, italiane e non. Maria Angela Prado, presidente di Sapori da Ascoltare, ha aggiunto: “Poter usufruire di uno spazio che crea condivisione tra donne italiane e migranti alla pari significa mettere a disposizione della città le nostre abilità e competenze.”

La serata si è conclusa con il concerto del Nardo Trio, che ha fatto cantare e ballare tutti i presenti con musiche balcaniche, greche, mediorientali e sudamericane, creando un’atmosfera di festa e celebrazione.

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Last modified: Maggio 24, 2024
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