La canapa, una pianta con una storia millenaria, sta vivendo un nuovo risveglio in Italia, grazie a iniziative e progetti che mirano a riscoprire i suoi molteplici usi, dalla moda all’edilizia, passando per l’agroalimentare e il settore cosmetico. Coltivata da più di 10.000 anni, la canapa è stata una risorsa cruciale per civiltà antiche e moderne, grazie alle sue proprietà terapeutiche, alla sua resistenza come fibra tessile e al suo impiego in vari ambiti industriali, inclusa la realizzazione di prototipi di auto sostenibili come la Model T di Henry Ford.
di Davide Lettera
Nonostante un periodo di declino a causa dell’avvento delle fibre sintetiche e della controversia legata ai suoi usi ricreativi, la sostenibilità e l’efficienza della canapa come coltura stanno catalizzando un rinnovato interesse. Questa pianta richiede infatti meno acqua rispetto ad altre colture come il cotone, non necessita di pesticidi o fertilizzanti nocivi, ed è capace di arricchire il terreno di azoto, purificandolo dai metalli pesanti.
La trasformazione della canapa in fibra tessile svela un filato nobile con proprietà uniche: è termoisolante, traspirante, resistente all’usura, ai raggi ultravioletti e ai campi elettrostatici. Tali caratteristiche la rendono ideale non solo per l’abbigliamento ma anche per tessuti domestici, offrendo una soluzione eco-compatibile e duratura.
In Italia, la filiera della canapa, un tempo fiorente e seconda solo alla Russia per produzione, si è interrotta negli anni ’50/’60. Oggi, tuttavia, grazie all’impegno di enti come Federcanapa e il supporto di finanziamenti regionali, come quelli dell’Emilia Romagna, e di progetti innovativi nel settore della moda sostenibile, si sta assistendo a un tentativo di ripristinare questa filiera. Queste iniziative non solo puntano a recuperare una tradizione agricola italiana ma anche a promuovere un modello di industria verde, superando i pregiudizi e mostrando le potenzialità moderne della canapa.
La rinascita della canapa rappresenta quindi una scelta strategica per l’industria tessile italiana, offrendo una risposta concreta alle esigenze di sostenibilità ambientale e sociale. Questa direzione non solo permetterà di ridare vita a una filiera 100% Made in Italy ma potrebbe anche posizionare l’Italia all’avanguardia nella produzione di materiali sostenibili e innovativi, pronti a soddisfare le richieste di un mercato sempre più attento all’ecologia e alla qualità.
Last modified: Febbraio 28, 2024
