Le startup non sono solo imprese giovani, innovative e ad elevata crescita, ma si confermano come uno dei principali motori dell’economia italiana. Sono capaci di dare un contributo significativo alla creazione di nuove opportunità professionali.
di Rossana Rizzitelli
Le startup generano un numero di posti di lavoro superiore alle pmi e hanno un tasso di crescita superiore sia alle grandi aziende che alle medie e piccole. Le startup che hanno ricevuto un round di finanziamento superiore a 15 milioni di euro hanno registrato una crescita superiore rispetto a quelle che hanno ricevuto round di finanziamento inferiore.
Le startup hi-tech finanziate, in particolare, rappresentano un asset strategico imprescindibile per l’economia. I tassi di crescita della popolazione impiegata dalle startup superano quelli di tutte le altre categorie imprenditoriali, aziende e pmi.
Le hi-tech favoriscono la conversione delle startup in scaleup, cioè delle startup ad alto valore innovativo che attraversano una fase di crescita per dimensioni, fatturato e investimenti e che si stanno espandendo all’estero tramite partnership strategiche con grandi aziende. Le scaleup prediligono inoltre contratti a tempo indeterminato per offrire una posizione stabile ed essere più attrattivi.
Per promuovere questo processo, occorre però fare attenzione a segnali d’allarme come la carenza di competenze tecnico-scientifiche e il rischio di fuga di cervelli verso luoghi disposti ad incentivare e riconoscere i nuovi professionisti.
I dipendenti che escono poi dalle scaleup proseguono il percorso di carriera professionale in una corporate, chiaro segno di una potenziale rivitalizzazione e di un rinnovamento delle aziende più tradizionali, oppure hanno sviluppato competenze tali da essere in grado di costruire nuove imprese.
Tag: economia italiana, hi-tech, scaleup, startup Last modified: Marzo 26, 2024