La 116esima edizione della Fieragricola, tenutasi a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio, ha chiuso i battenti registrando un’affluenza record di quasi 100.000 visitatori, segnando un incremento del 45% rispetto all’edizione precedente.
di Davide Lettera
Questo successo conferma l’importanza dell’evento come punto di riferimento internazionale per il mondo agricolo in Italia, grazie a un’offerta che spazia dalla meccanizzazione agricola alle tecnologie per l’irrigazione intelligente, dalla digitalizzazione alle soluzioni biologiche per la protezione del suolo.
La fiera ha visto la partecipazione di 820 aziende provenienti da 20 differenti nazioni, che hanno avuto l’opportunità di incontrare buyer provenienti da 28 paesi, in un’ottica di forte internazionalizzazione sostenuta da Veronafiere con la collaborazione dell’Agenzia ICE. Questo sforzo si inserisce in un contesto in cui l’Italia è riconosciuta per le sue eccellenze tecnologiche nel settore agricolo.
L’evento non è stato solo un’occasione di business, ma anche un luogo di confronto e aggiornamento per gli imprenditori agricoli, con oltre 140 incontri dedicati a temi quali l’innovazione sostenibile e i cambiamenti climatici. Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione in agricoltura per il futuro, evidenziando come Fieragricola si confermi essenziale per il settore. Anche l’amministratore delegato Maurizio Danese ha evidenziato l’attenzione verso le esigenze del mercato e l’importanza delle tecnologie avanzate come l’Agricoltura 4.0, affermando l’impegno nell’aumentare la specializzazione e l’offerta tecnologica della manifestazione.
Last modified: Febbraio 4, 2024