Verona (mercoledì, 19 febbraio 2025) – Una vera e propria epifania della medicina ha avuto luogo a Verona, dove l’Ospedale di Borgo Trento ha raggiunto un traguardo straordinario: il tremillesimo trapianto di rene! Questo incredibile successo non è solo un numero; è una celebrazione di vita, speranza e il potere della scienza nel trasformare storie di malattia in racconti di rinascita. L’eroe di questa avventura? Un uomo di 47 anni, il cui cammino verso la salute continua luminoso e promettente.
di Monia Settimi
La storia dei trapianti di rene a Verona risale al novembre 1968, quando il pioniere della chirurgia, il professor Piero Confortini, eseguì il primo intervento in Veneto. Da quel momento, Verona è diventata un simbolo di eccellenza medica, vantando non solo un record di trapianti, ma anche quello del rene più longevo al mondo, ancora in funzione dopo ben 109 anni! Un dono che continua a dare vita e gioia a una donna che deve la sua esistenza a una madre generosa.
Il dottor Luigino Boschiero, un autentico pilastro dell’ospedale e direttore dell’Unità di Chirurgia del trapianto di rene, ha guidato questa straordinaria evoluzione dal 1984. Con il suo team, Boschiero non si limita a operare: crea legami profondi e duraturi con i pazienti, accompagnandoli in un percorso di cura che dura tutta la vita. “Ogni trapianto è una storia a sé, e noi siamo qui per assicurarci che ogni capitolo sia pieno di speranza e progresso”, afferma con passione.
Il rene, l’eroe silenzioso del nostro corpo, filtra e purifica il sangue, e quando fallisce, il trapianto diventa una vera e propria ancora di salvezza. Negli ultimi anni, il numero di donazioni è schizzato in alto, con l’80% degli interventi provenienti da donatori deceduti e il restante 20% da donatori viventi. Questo ha aperto la strada a un aumento di circa 110 trapianti all’anno, trasformando il futuro di innumerevoli pazienti.
Con questo traguardo dei 3.000 trapianti, Verona non solo segna una pietra miliare nella storia della medicina, ma celebra anche le storie di resilienza, coraggio e amore. “Ogni paziente che vediamo migliorare è un segno che il nostro lavoro ha un impatto reale. La gioia nei loro occhi dopo l’intervento ci spinge a continuare e a fare sempre di più”, dichiara Boschiero, commosso dal potere delle storie che ha vissuto.
Guardando al futuro, il team dell’ospedale è pronto a spingersi oltre i limiti, integrando tecnologie all’avanguardia come la chirurgia robotica e gli interventi mininvasivi. Verona, una volta di più, si erge come un faro di speranza e innovazione, dimostrando che la medicina, con il suo infinito potenziale, può davvero cambiare il mondo e dare una nuova vita a chiunque ne abbia bisogno!
Last modified: Febbraio 19, 2025