L’iniziativa promossa dal Comune di Verona mira a ridurre lo spreco alimentare incentivando le attività commerciali e produttive locali a donare le eccedenze di cibo a enti di beneficenza. Attraverso modifiche al Regolamento della tassa sui rifiuti (Tari), il Comune ha esteso la possibilità di ottenere uno sgravio fiscale a tutte le aziende che contribuiscono attivamente a questo gesto solidale.
di Davide Lettera
L’obiettivo è duplice: da un lato, supportare le comunità più vulnerabili fornendo accesso a cibo di qualità, dall’altro, promuovere una cultura del riutilizzo e della riduzione dei rifiuti, in linea con i principi di sostenibilità ambientale. Prodotti come frutta, verdura, latticini, pane, e uova, spesso scartati nonostante siano ancora consumabili, possono ora trovare una seconda vita utile grazie a questo programma.
L’ampliamento delle agevolazioni si basa sull’esperienza del progetto R.e.b.u.s, già attivo nel territorio, che si occupa del recupero di beni invenduti. La nuova politica offre maggior libertà e incentivi alle aziende per partecipare, indipendentemente dalla loro connessione con iniziative preesistenti.
La misura adottata si rivolge a tutti i settori economici interessati a fare la differenza, stabilendo un legame diretto tra la quantità di cibo donato e la riduzione della tassa sui rifiuti. Inoltre, su richiesta dell’Associazione Confindustria, è stato deciso di posticipare il termine per la presentazione della documentazione necessaria per accedere agli sconti, dal 30 gennaio al 30 aprile, facilitando così le procedure per le imprese.
L’assessora alle Politiche sociali, Luisa Ceni, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un esempio virtuoso di “win-win” per l’economia locale, l’ambiente e la comunità, dimostrando l’impegno dell’Amministrazione nel costruire un rapporto proattivo con le categorie produttive per il benessere collettivo.
Last modified: Febbraio 12, 2024
