Verona (giovedì, 24 aprile 2025) — A Verona, uno degli angoli più famosi della città, il cortile della Casa di Giulietta, è al centro di una vivace controversia. Al centro della disputa, un’idea commerciale che ha suscitato indignazione tra le istituzioni locali: un negozio adiacente al cortile offre ai turisti la possibilità di acquistare una coppa di tiramisù per accedere direttamente al cortile, saltando le lunghe code di visitatori in attesa.
di Chiara De Santis
L’iniziativa è diventata virale sui social, ma ha subito innescato una serie di reazioni negative da parte del Comune, che accusa i promotori di aver sfruttato l’immagine della statua di Giulietta senza autorizzazione e di aver violato norme di sicurezza e regolamenti legati all’accesso al sito.
L’idea è nata da Alex Camara, vicepresidente di Confesercenti Verona, che ha allestito un angolo del negozio per vendere tiramisù in vista dell’ingresso al cortile. La proposta, inizialmente concepita come una novità per i turisti, ha avuto un riscontro immediato, ma anche la reazione delle autorità locali. Il Comune ha contestato l’uso improprio dell’immagine della statua di Giulietta, di proprietà pubblica, e ha inviato una lettera di diffida alla società che gestisce il punto vendita, mettendo in discussione la sicurezza dell’iniziativa e sollevando dubbi sulla regolamentazione degli accessi.
La vicenda ha suscitato un acceso dibattito, con alcuni che accusano il Comune di non saper gestire il turismo di massa, mentre altri ritengono che iniziative come quella del tiramisù possano danneggiare la dignità e la sicurezza del patrimonio storico. L’assessore al Turismo, Marta Ugolini, ha definito l’episodio come l’emblema di un turismo “mordi e fuggi”, che rischia di compromettere l’autenticità dei luoghi.
Last modified: Aprile 24, 2025