A Verona, una drammatica vicenda coinvolge Anna Paola Battaglini, 34 anni, artista circense e contorsionista, finita in carcere con l’accusa di aver tentato di uccidere il proprio partner durante una notte turbolenta. La donna, precedentemente vittima di violenze da parte di un ex compagno, era divenuta un simbolo di resilienza dopo aver condiviso in rete le evidenze delle aggressioni subite, invitando altre donne a denunciare situazioni simili.
di Davide Lettera
Le circostanze si sono capovolte quando, nell’arco di una notte, ha compiuto tre tentativi di omicidio nei confronti del suo attuale convivente, secondo le accuse formulate dal Tribunale di Verona. Il dramma si è svolto nella loro abitazione in via Albere, con l’uomo che ha riportato ferite giudicate superficiali dai medici, mentre uno dei carabinieri intervenuti ha avuto bisogno di una prognosi più lunga.
Anna avrebbe agito in stato di intossicazione, sotto l’effetto di sostanze quali cocaina e benzodiazepine. La sua difesa, però, mette in luce delle possibili incongruenze nella narrazione degli eventi, facendo riferimento alle testimonianze di vicini che avrebbero sentito la donna chiedere aiuto e notato segni di violenza nella loro abitazione poco prima degli attacchi denunciati.
L’accusa di tentato omicidio pluriaggravato pesa ora su Battaglini, con le motivazioni che includono l’agire per futili motivi, l’intossicazione da stupefacenti, e il danno arrecato al convivente. La difesa si appella a dichiarazioni di testimoni che potrebbero gettare luce su una situazione di potenziale autodifesa o complicare ulteriormente la ricostruzione degli eventi.
Questa vicenda ribalta la percezione pubblica di Anna, da vittima di violenze a presunta aggressore, sollevando interrogativi su dinamiche complesse all’interno delle relazioni amorose e sull’importanza della denuncia in contesti di violenza domestica. La comunità di Verona resta in attesa di ulteriori sviluppi su questo caso che tocca tematiche delicate come la violenza di genere, la dipendenza da sostanze e la difficoltà nel rompere il ciclo della violenza.
Last modified: Marzo 6, 2024